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Armageddon climatico e l’arca di Noè delle piante

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Prima la pandemia partita dalla Cina, ora la guerra in Ucraina e infine la crisi energetica, situazioni queste molto pesanti che comunque sono riuscite a farci dimenticare il problema clima; una realtà questa che sta lì ad aspettarci e che ci ricorda che abbiamo imboccato la strada sbagliata, quella che ci porterà al tanto temuto disastro climatico che, insieme alla rischio nucleare, può rappresentare la vera minaccia alla nostra sopravvivenza.

ARMAGEDDON CLIMATICO

Venerdì 18 marzo in Antartide, al polo Sud, si sono registrate temperature che fino a quel momento erano inimmaginabili, nel vero senso della parola: cioè che era considerato impossibile si potessero raggiungere. È come, che so, ritenere impossibile che un asteroide possa colpire la Terra (cit.).

Per farvi entrare meglio nella situazione, partiamo dal racconto: presso la base russa di Vostok, la stessa dove il 21 luglio 1983 è stata registrata la temperatura più fredda della Terra, parliamo di -89,2 gradi (meno ottantanove virgola due), pochi giorni fa è stata raggiunta la temperatura record, nel senso opposto, cioè calda, di -17,7 gradi (meno diciassette virgola sette) in un periodo dell’anno in cui la media può raggiungere anche i -60/-70 gradi e dove non erano mai stati superati i -30 (meno trenta). “Un valore che non era contemplato, nemmeno concettualmente, dai manuali di climatologia perché in 66 anni di operatività non esiste testimonianza di valori simili, se non d’estate”.

Per dirla con le parole di George Monbiot (giornalista scientifico, studioso dei problemi
geopolitici connessi ai cambiamenti climatici): “La guerra che abbiamo dichiarato alla natura, in termini climatici, è diventata nucleare”.

by Tommaso Perrone – newletter@lifegate.it

Quando la Terra sarà senza più ghiaccio

QUALCUNO HA GIA’ PIANIFICATO IL NOSTRO FUTURO ?

In un precedente articolo abbiamo aperto la discussione su “un qualcosa che a noi mortali sfugge”, ma che i potenti della Terra avrebbero già pianificato: stiamo parlando (ipotizzando) del tentativo di istaurare un Nuovo Ordine Mondiale. Per molti tutto ciò è solo fantapolitica, ma per noi invece è qualcosa che ci preoccupa profondamente e lo dimostreremo.

Il monumento enigmatico della Georgia, forse una Stonehenge degli illuminati…

Tralasciando le affermazioni del Cardinale Viganò e Le Pietre Guida della Georgia, di cui abbiamo scritto in precedenza, in questo numero parleremo di un qualcos’altro che comunque ci lascia molto perplessi.

In particolare ci chiediamo:

“Che senso ha la realizzazione dentro un’isola norvegese di una gigantesca “arca” dove si conservano tutti i semi vegetali della Terra utili all’alimentazione umana? “

L’ingresso al bunker dell’arca di Noè dei semi

Stiamo parlando dell’isola di granito di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard, a circa mille chilometri a nord della Norvegia, la cui temperatura tutto l’anno resta sotto lo zero. Un luogo ideale per conservare tutti i semi di vegetali utili all’alimentazione umana. I lavori per la realizzazione di depositi sotterranei dell’isola sono iniziati nel 2008 e terminati recentemente.

Qui si conservano già circa 860 mila campioni a 18 gradi sotto zero. Non servono costosi impianti artificiali del freddo perché si stima che se la temperatura terrestre dovesse salire ulteriormente di 2 o 3 gradi centigradi, all’interno dei magazzini dentro l’isola la temperatura potrebbe non superare i meno 3,5°C.

L’interno dell’isola di granito e la sua collocazione geografica

L’isola di Spitsbergenin è stata battezzata “Arca di Noè delle piante”, ma molti l’hanno ribattezzata “l’Arca dell’Apocalisse”. A capo di una cordata di persone miliardarie soprattutto USA e di multinazionali molto efficienti nel campo dell’agro-alimentazione c’è Bill Gates, a seguire Bill & Melinda Gates Foundation, la DuPont/Pioneer Hi-Bred, il gigante statunitense dell’agroalimentare, la Syngenta, la più importante azienda svizzera di agrochimica, la fondazione Rockefeller e altri enti e persone che preferiscono restare nell’anonimato.

Tra i finanziatori di questa banca mondiale del seme c’è anche il governo norvegese, lo stesso che sta ultimando nel proprio Paese strutture sotterranee a prova di bomba nucleare per centinaia di migliaia di persone.

Tutto questo fa sorgere il sospetto che sotto sotto ci sia qualcosa che gran parte dell’umanità (noi compresi) non conosce, né sospetta. La cosa che invece fa sorgere qualche perplessità è che già esiste da decenni negli Stati Uniti (ma non solo) una banca del seme che, ovviamente, funziona con l’apporto di energia elettrica proveniente dall’esterno.

All’inaugurazione dell’arca del seme i giornalisti chiesero a Bill Gates che senso avesse una copia della banca del seme già presente negli USA? La risposta fu perlopiù sconcertante:

“ …e se finisse per un qualsiasi motivo, guerre, catastrofi naturali, ecc. l’apporto di energia elettrica per conservare i semi dei principali vegetali alimentari del pianeta, sarebbe la catastrofe per tutta l’umanità! Qui invece in quest’isola non serve l’apporto di corrente elettrica esterna, per cui semi e granaglie potrebbero sopravvivere per migliaia di anni.”

In una trasmissione di una TV americana era ospite Bill Gates e a lui fu rivolta questa domanda imbarazzante: < … non è per caso che state organizzando la sopravvivenza di una particolare élite in previsione di qualche catastrofe naturale in arrivo che noi semplici umani non conosciamo? >

“E’ una sciocchezza”, fu la pronta risposta di Bill Gates, “ …si tratta solo di una banca semi mondiale in un’isola la cui temperatura interna è costantemente sotto lo zero e, quindi, senza l’utilizzo di costosi impianti di refrigerazione…tutto qui! >

E’ allora di che ci preoccupiamo? Il tutto rappresenta, secondo lo stesso governo norvegese, un esperimento per conservare per lunghissimi periodi tutti i semi di piante alimentari del pianeta. Bene!

Diciamo noi, ma allora perché la zona è protetta come se fosse un centro militare come, ad esempio, la famosa “Area 51” del Nevada ?

Lascio a voi lettori i commenti, tuttavia sta di fatto che dopo il virus di Covid19, ingegnerizzato nei laboratori cinesi di Wuhan, le esternazioni del cardinale Viganò, Le Pietre Guida della Georgia ed ora la guerra in Ucraina, qualche legittima perplessità comincia a farsi strada dentro di noi. Ma non ci fermiamo qui nella nostra indagine, esistono altri indizi che ci preoccupano, ma di questo ne parleremo prossimamente.

by Ennio La Malfa

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