Questo è un breve articolo per rispondere a coloro che in privato mi hanno scritto dicendo che nonostante i consigli e le pratiche sembra che non riuscite ad avere alcun risultato nello stabilire un contatto. Tralasciando le risposte a coloro che si aspettavano che si materializzasse davanti a loro l’entità al pari di come fece la Madonna di Lourdes ai tre pastorelli, per gli altri provo a suggerire qualche possibile causa anche se in modo non esaustivo. Anche per questo rimando alle mie pubblicazioni della collana editoriale “Alla scoperta del mondo oltre il tangibile”.
La verità è che potresti essere intrappolato in quello che potremmo definire il “canale dell’ego”, un luogo dove la nostra attenzione è costantemente attirata da questioni materiali e superficiali, lasciando poco spazio per l’ascolto interiore e la connessione spirituale. È come se il rumore del mondo esterno offuscasse la voce delle entità celestiali che cercano di comunicare con noi.
Questo fenomeno è particolarmente evidente quando siamo immersi in conversazioni o pensieri che riguardano principalmente ciò che odiamo o disapproviamo nella vita. In quei momenti, le nostre guide spirituali faticano a farsi sentire, soffocate dal frastuono delle nostre lamentele e insoddisfazioni. Anche l’eccessiva dipendenza dai social media può distogliere la nostra attenzione dalle voci interiori, immergendoci in un vortice di confronti dannosi e inutili che ci allontanano dalla nostra vera essenza.
Ma oltre a queste dinamiche, ci sono anche altri motivi che possono ostacolare il nostro tentativo di connetterci con il mondo spirituale. Ad esempio, lo stress e l’ansia possono creare un velo energetico intorno a noi, rendendo difficile per le guide spirituali penetrare attraverso di esso. Inoltre, atteggiamenti di scetticismo e dubbi eccessivi possono bloccare l’apertura del nostro cuore e della nostra mente verso le esperienze spirituali.
È importante anche considerare il nostro stile di vita e le nostre abitudini quotidiane. La mancanza di una pratica spirituale regolare può indebolire la nostra connessione con il divino, mentre uno stile di vita caotico e disorganizzato può creare una sorta di “rumore di fondo” che ostacola la percezione delle guide spirituali.
Per superare queste sfide e aprire le porte alla connessione spirituale, è fondamentale ritrovare un equilibrio interiore e ridurre le distrazioni esterne che ci allontanano dalla nostra vera natura. Ciò può implicare la pratica costante della meditazione, l’adozione di uno stile di vita più consapevole e l’impostazione di confini chiari con le attività che ci distraggono.
Inoltre, è utile essere chiari e specifici sui nostri bisogni e desideri quando ci rivolgiamo alle nostre guide spirituali. Chiediamo il loro aiuto con sincerità e fiducia, esprimendo in modo chiaro e dettagliato ciò di cui abbiamo bisogno. E non dimentichiamo mai di ringraziarli per il loro sostegno e guidare, rafforzando così il legame tra noi e il mondo spirituale.
Qualcuno che inizialmente era rimasto deluso dai tentativi fatti si è ricreduto dopo aver partecipato ad un gruppo meditativo. ce ne sono tanti in ogni città con lo scopo di unire le proprie energie e stablire così un contatto più forte. Non inutili sono comunque le solite raccomandazioni di accertarsi delle “intenzioni” del gruppo per essere certi di interfacciarsi con persone che sono sulla nostra stessa frequenza per non venire poi sopraffati dalla loro energia che potrebbe non essere quella verso la quale siamo indirizzati.
In conclusione, stabilire una connessione con le nostre guide spirituali richiede pazienza, pratica e apertura del cuore. È un viaggio interiore che richiede impegno e dedizione, ma che porta con sé immense ricompense in termini di crescita personale e benessere spirituale.
Arrivederci per ora, ti lascio i link ai miei libri per approfondire questo e altri argomenti che tratto.
Ricordati di ringraziare, se hai apprezzato l’articolo, con un commento.
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