Ve lo immaginate Siddharta che dopo aver raccontato un’esperienza o figurato una parabola si mette a girare fra la gente col cappello a chiedere monete?
Oppure Gesù che organizza una conferenza nel tempio di Gerusalemme previo
prenotazione documenti e biglietto di ingresso?
Il popolo ha sempre avuto fame di conoscenza e di pane, e se tu sei qui per portare la conoscenza perché dici di averla, se sei qui per indicare la strada, se vuoi davvero saziare gli affamati e dargli riparo, se hai compreso il fine ultimo dell’esistenza… non chiedi denaro!
La principale rappresentazione simbolica del denaro nell’iconografia medievale è una borsa che appesa al collo di un uomo lo trascina dritto all’inferno.
Se hai a cuore la salvezza delle anime non puoi servirti dello sterco del diavolo e non puoi servire due padroni. Il denaro divide, sbilancia il cuore, fa deragliare, il denaro stravolge il fine
ultimo, edifica compromessi, seduce l’ego
e crea la dipendenza di potere.
RIF. – Nella società feudale, gli “uomini del denaro” – mercanti, banchieri, professionisti – dovevano, in un certo senso, perdere lo stretto legame con la moneta e acquistare terre e titoli nobiliari per trasformare la loro ricchezza monetaria in potere effettivo. La ricchezza era fatta di prestigio e non di denaro, considerato “sterco del diavolo”.
Ma come si fa a vivere senza denaro in questa società?
Ecco il punto è proprio questo se hai capito il congegno perverso e demoniaco su cui poggia questa società, se vuoi cambiare il sistema e predichi per trasformarlo, non puoi agire all’interno dello stesso e sostenerti allo stesso modo con cui fa il sistema.
E’ la domanda più vecchia del mondo: “si cambia da dentro o da fuori il sistema?”, si cambia ad altrove si cambia creando una nuova società un altro piano di realtà, si cambia trasmutando questa mente e non invertendo e replicando gli algoritmi della stessa con dei giochi di prestigio. Si cambia con delle opere estreme e coraggiose, con dei fatti che scardinano il meccanismo egoico su cui siamo adagiati da millenni.
Tante persone di questi ultimi tempi stanno facendo della spiritualità un lavoro e anche ben retribuito! Parlano dell’uomo e di una nuova coscienza però restano ancorati a quelle strutture organizzative economiche che dicono di voler smontare.
Questi meccanismi economici dovrebbero essere demoliti a monte coi fatti e non con le parole.
C’è poi chi dice di parlare col signore o con entità evolutissime… E allora mi chiedo, se davvero si è in contatto diretto con la conoscenza Suprema, questa consapevolezza profonda che sovverte la mente e rinnova il cuore non ti dovrebbe far sganciare da questo meccanismo costruito sul dare e sull’avere?
Invece alcuni se ne servono, lo imitano e utilizzano le stesse tecniche di manipolazione che fa la società.
lo possono fare in maniera cosciente o inconscia e sinceramente non lo so che cosa è peggio.
Negli Stati Uniti questi Santoni sono migliaia e anche da noi si stanno moltiplicando cavalcando l’onda della seconda venuta di Cristo.
Ci sono poi quelli che agiscono a favore del bene altrui gratuitamente però poi te lo rinfacciano te lo fanno notare. Voglio dire… se c’hai il “fuoco sacro” se la tua missione è dare dai e basta non pensi al tornaconto, perché
se il tuo cuore abbonda di ricchezza la vita ti ricoprirà d’oro,
non con vesti laminata e Rubini ovviamente ma di certo ti darà quello di cui hai bisogno.
Alcuni di questi Guru poi sono osannati applauditi allo stesso modo con cui gli adolescenti si strappano i capelli per il loro cantante preferito, e tra l’altro questi Guru sono consapevoli ma non lo dicono, del fatto che il loro modo di fare genera nei loro seguaci una desolante forma di attaccamento, ma l’attaccamento rinchiude non libera.
E’ solo il vero maestro che ti mette in guardia da questo perché lo sa che l’attaccamento toglie forza al tuo percorso di ricerc,a al tuo percorso di crescita, sempre che crescere sia il vero obiettivo, se poi ci si vuole solo schierare per l’adrenalina che genera la tifoseria allora è un altro discorso.
Siamo ancora impantanati in un mondo dove si pensa che la consapevolezza si possa vendere e comprare.
I veri maestri fanno silenzio, arrivano in punta di piedi e arricchiscono te, cambiano il corso della storia e sono disposti al sacrificio, perché loro lo sanno davvero che la vita eterna e non hanno paura di morire per te.
Ce ne vuole ad arrivare fin qui lo so, ma se a livello teorico abbiamo capito dovremmo pur cominciare a fare cose davvero importanti, dobbiamo smontare questi neon artificiali e illuminare il mondo con la nostra luce nuova.
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