Il Kriya Yoga secondo Yogananda, è la tecnica più efficace oggi a disposizione dell’umanità per raggiungere l’obiettivo dello Yoga: l’unione con il Divino. Il Kriya Yoga è così efficace perché lavora direttamente con la fonte della crescita, l’energia spirituale nel profondo della nostra spina dorsale.
È quindi un’antica tecnica di meditazione di controllo dell’energia e del respiro, o pranayama. Fa parte di un percorso spirituale completo, che include pratiche di meditazione aggiuntive insieme a una vita retta.
Yogananda ha poi reso popolare il Kriya Yoga attraverso il suo libro Autobiografia di uno Yogi e attraverso il suo insegnamento pubblico in Occidente. Il Kriya è stato insegnato in un legame ininterrotto di successione spirituale fino a oggi.
Se non sei pratico dello Yoga potresti approfondire l’argomento partendo da questo articolo!
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Come funziona il Kriya Yoga?
Tutte le tecniche yoga lavorano con la medesima energia, di solito indirettamente. Le posizioni yoga, ad esempio, possono aiutare ad aprire i canali spinali e bilanciare l’energia nella colonna vertebrale. Esercizi di respirazione yoga o pranayama , possono aiutare a risvegliare quell’energia.
Tuttavia, il Kriya Yoga è più diretto. Aiuta il praticante a controllare la forza vitale attirandola mentalmente su e giù per la spina dorsale, con consapevolezza e volontà. Secondo Yogananda, un Kriya, che dura circa mezzo minuto, equivale a un anno di crescita spirituale naturale.
Il Kriya è anche molto pratico nella sua efficacia. I Kriya Yogi scoprono che migliora la loro capacità di concentrazione, aiuta a diventare più efficaci negli affari e nella vita familiare e a diventare persone comunque in generale migliori.
La scienza del Kriya Yoga
Il Kriya Yoga è uno strumento attraverso il quale l’evoluzione umana può essere accelerata.
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La scienza del Kriya Yoga è eterna. Essa è vera come la matematica; come le semplici norme di addizione e sottrazione, la legge del Kriya Yoga non può mai essere distrutta. Bruciate tutti i libri di matematica, e le menti logiche scopriranno sempre di nuovo tali verità; distruggete tutti i libri sacri sullo yoga, e le sue leggi fondamentali si riveleranno nuovamente dovunque comparirà un vero saggio dalla devozione pura e, quindi, dalla pura conoscenza.
da Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda
“Mille Kriya praticati in otto ore danno allo yogi, in un giorno, l’equivalente di mille anni di evoluzione naturale: 365.000 anni di evoluzione in un anno.”
Paramansa Yogananda
l Kriya non ha sempre avuto questo nome: Babaji lo ribattezzò “Kriya Yoga” per il nostro tempo, ma è stato descritto in alcune scritture come Kevali Pranayama – dove “kevala” significa “solo”, riferendosi al Sé. Secondo questi testi, Kevali Pranayama era considerata la più grande di tutte le tecniche per controllare il prana, ovvero la forza vitale.
video raro che ritrae Paramhansa Yogananda nei suoi primi anni in America.
Esercizi di Energizzazione
Si tratta di una serie di esercizi psicofisici sviluppati da Paramahansa Yogananda nel 1916 per preparare il corpo alla meditazione. Praticandoli regolarmente si favorisce il rilassamento mentale e fisico e viene sviluppata la forza di volontà.
Facendo uso del respiro e della concentrazione, la tecnica consente di attingere a un’abbondante fonte di energia coscientemente, purificando e rinforzando sistematicamente tutte le parti del corpo a turno. Gli esercizi energizzanti, che richiedono circa quindici minuti di esecuzione, sono uno dei mezzi più efficaci per eliminare lo stress e la tensione nervosa. Praticarli prima della meditazione è un grande aiuto per entrare in uno stato di consapevolezza profondo e interiorizzato.
Concentrazione
La tecnica di concentrazione di Hong-Sau aiuta a sviluppare la nostra concentrazione latente. Attraverso la pratica di questa tecnica si impara a richiamare a comando il pensiero e l’energia dalle distrazioni esterne, in modo che possano concentrarsi su qualsiasi obiettivo da raggiungere o problema da risolvere. In alternativa si può dirigere l’attenzione verso la realizzazione della Coscienza Divina interiore.
Meditazione di Aum
La tecnica di meditazione di Aum mostra come usare il potere della concentrazione al suo massimo picco, per scoprire e sviluppare le qualità divine del proprio Sé. Questo antico metodo insegna come sperimentare la Presenza Divina, che sostiene tutta la creazione. La tecnica espande la consapevolezza oltre i limiti del corpo e della mente per la realizzazione del proprio potenziale infinito.
Fuori dai sottili centri cerebrospinali che ci attraversano (i nostri sette chakra) fluiscono le energie che animano tutti i nervi e ogni organo e tessuto del corpo. Gli yogi scoprirono che facendo circolare continuamente l’energia spirituale su e giù per la spina dorsale è possibile accelerare notevolmente la propria evoluzione spirituale e accrescere la consapevolezza.
La corretta pratica del Kriya Yoga consente alle normali attività del cuore, dei polmoni e del sistema nervoso di rallentare naturalmente, producendo una profonda quiete interiore del corpo e della mente e liberando l’attenzione dalla solita turbolenza di pensieri, emozioni e percezioni sensoriali. Nella chiarezza di questa quiete interiore, si arriva a sperimentare una profonda pace e la sintonia con la propria anima e con Dio.
Autobiografia Di Uno Yogi: Riflessioni Su Un Classico Della Spiritualità
00:00 Introduzione
01:38 Le storie miracolose sono vere?
03:25 Uno dei capitoli più interessanti
05:04 L’importanza delle pratiche spirituali
08:35 La terra della salvezza si trova dentro di noi
10:25 Pensieri egoici e consapevolezza
12:05 A cosa serve il kriya yoga?
13:34 Il vero significato del Guru
D
i seguito trovate l’Audio lettura, ma ricordatevi sempre che avere in mano un vero libro, sfogliarlo e annusare le pagine fresche di stampa è una vera e propria esperienza sensoriale che ci consente di pregustare il momento in cui ci riapproprieremo del nostro tempo per affrontare la lettura, e lo “sforzo” dell’impresa ci permetterà d’immergerci nell’esperienza e assimilarne il contenuto meglio di qualsiasi audio lettura.
Tratti dal canale YouTube “Rubrica Dialoghi di Claudia Marcelli“
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