Come sapete, tutto è energia, parole comprese. Le parole che dici e scrivi hanno vibrazioni. Si imprimono nella tua anima e a coloro con cui parli. Le parole influenzano i tuoi pensieri e le tue azioni future. Hanno un effetto a catena sulle nostre vite. Le parole sono molto potenti.
Qualche giorno fa abbiamo ricevuto il testo che segue da Andrea P. non sappiamo se sia un suo testo o se lo abbia reperito o sentito in qualche contesto ma ci è piaciuto e vogliamo condividerlo con tutta la community. Grazie Andrea.
Se avete altri testi da sottoporci usate il link a fondo pagina, se volete essere citati debitamente o se volete allegare vostri riferimenti leggetevi prima questo articolo:
Affrontiamo come usare il potere della parola. Ma è necessario un piccolo preambolo. La parola ha potere e vi accorgerete quanto sono diffusi i modi dire che sminuiscono chi siete.
Iniziare ad educarsi nel costruire le proprie frasi in modo costruttivo o affermativo, darà un’altra bella sterzata alla nostra esistenza.
Forse, provo, non so, non dipende da me, cosa ci posso fare,
sono alcuni esempi di come la struttura del dialogo usuale vi depotenzia. Non solo, nel comune uso delle suddette noi apriamo la porta alle creazioni degli altri e manifestiamo la nostra inerzia Invece di proporre alla vita le nostre creazioni.
La regola di base è iniziare a non usare quelle forme.
“Forse potrei provare a fare” Diventa: “Farò quello che è in mio potere per” “Non so cosa dirle” Diventa: “Io so cosa farei al posto suo, la tua è una libera scelta” o ancora… “Sà non dipende da me” Diventa: “io creo la mia realtà, lei la sua”.
Gli esempi sono migliaia come lo sono i contesti. Ma per ora iniziate a cancellare dai vostri discorsi i termini che ho scritto prima.
Perché CAMBIARE
Ci sono tanti motivi, ma se il suono articolato con la bocca e la gola è energia sonora, ovvero onde sonore che corrispondono a frequenze, sappiamo già che qualunque genere di energia va da qualche parte e si trasforma ma non si distrugge.
Masaru Emoto ha formulato una teoria su base scientifica, la quale afferma che un suono una parola se recitata spesso imprime l’energia del significato che ha, sulle molecole d’acqua.
Le forme derivanti, in più, sono armoniche e meravigliose se la parola o parole, rappresentano frequenze alte, tipo amore , forza, beatitudine. Al contrario sono irregolari e sgraziate con parole di frequenza opposta. Il nostro corpo è costituito dell’ottanta per cento di acqua…… dice nulla?
Questo vi dice che potere hanno le vostre parole su un elemento ma c’è dell’altro.
Ogni parola professata è il risultato di una scarica neurale, che genera la propagazione di un campo elettromagnetico con codificato all’interno il messaggio stesso.
Cosa ho detto? Ho detto che anche se alla nostra età esprimiamo velocemente un concetto e non vediamo il distacco tra una parola e l’altra, pochi istanti prima di PROFESSARE la parola, il cervello scarica energia che trasporta quel significato.
Con queste poche informazioni è facile capire che dire una certa cosa non è di nessun valore, e che nel formulare e strutturare il dialogo con questa conoscenza ha un grosso valore aggiunto.
Il pensiero è energia e l’aspetto che usiamo nella focalizzazione volontaria è l’intento.
Un messaggio non verbale che potenzia l’idea. Quando pensiamo a una cosa comunque bisogna fare la stessa selezione, perché ha un effetto su di noi e su ciò che ci circonda.
Il pensiero “quotidiano” crea tanto quanto la visualizzazione, se è focalizzato su un solo obiettivo. La differenza tra pensare liberamente e focalizzarsi/contemplare su una immagine è che in questo modo baipassiamo il cervello cosciente e la sua polarità. Così accediamo all’osservatore quantico, il se divino.
Qui non stiamo parlando di una cosa che finalmente impariamo, tutte le capacità sono già nostre, sono funzioni endogene. Le stiamo risvegliando in termini pratici altrimenti sono solo nozioni.
Io ho potuto vedere cose strabilianti nella mia vita, ma la distanza tra uno che manifesta quotidianamente e chi inizia sta solo nel livello di accettazione del poterlo fare. Questa si costruisce con le piccole cose.
Chiedilo all’Universo: Come far funzionare la Legge d’Attrazione
L’intenzione è il concetto emozionale che leghiamo alla parola/frase. Nessuna parola è asettica a meno che, presa a se stante, non sia un oggetto. Martello, se non è legato ad un discorso è asettico perché non c’è intenzione ne volontà.
La volontà non è la volontarietà di fare una cosa o dirne un altra. Altresì rappresenta a tutti gli effetti una spinta interiore. Quella di fare di proposito, di scavalcare gli ostacoli per una motivazione. E’ un filo energetico che lega il luogo in cui siamo ad una meta. E’ a tutti gli effetti una forza.
La forza di gravità infatti la volontà della materia di esistere.
L’intenzione rappresenta il cosa è indirizzata a fare.
Io posso dire: “Vai con Dio”, come sincero augurio di buon auspicio. Oppure “Vai con Dio”, perché lo sto mandando a quel paese.
Come usiamo questo connubio di dati. Per cercare di stabilire un modello che possiamo visualizzare e capire come si collegano le suddette info. Usiamo una corda di acciaio. La corda è fatta di un certo numero di cavi più piccoli che si intrecciamo e si intersecano l’uno con l’altro creando qualcosa di più forte delle singole unità. Questo è il modo in cui si legano e operano le tre forze.
Quando abbiamo stabilito le 5 frasi o una frase che rappresenta ciò che vogliamo manifestare, nel Recitarla a voce alta ora conosciamo le 3 forze che ne determinano il potere.
Quando focalizziamo una immagine e recitiamo, “Questo è il mio intento“. Il se decodifica suono, intenzione, volontà, come la potenza con cui voi emanate la struttura che desiderate manifestare.
Inoltre questo messaggio delle 3 forze si imprime in ogni cellula, in ogni segmento del DNA in ogni neurone della rete correlata.
A tutti gli effetti voi DIVENTATE, un messaggio vivente. (Come dentro così fuori ).
Qui c’è la spiegazione del perché rieducare il vostro modo di parlare….
Adesso sapete che parlare non è solo…. parlare.
Il potere della lettura per approfondire l’argomento:
