Un crop circle appare in un campo. Per alcuni è un segno, un messaggio dall’aldilà. Per altri è l’ennesima bufala. Ad ogni modo, il fenomeno dei cerchi nel grano è tanto misterioso quanto reale. Non c’è dubbio che i cerchi nel grano siano reali – a differenza di altri strani fenomeni, quando i cerchi nel grano appaiono improvvisamente nel un campo di contadino vengono documentati, entrati, sorvolati e studiati.
Alcune storie sui Cerchi nel Grano
Molte altre persone, dai visitatori curiosi ad altri ricercatori dedicati, hanno riportato esperienze e impressioni simili, facendo considerare un legame di coscienza come parte integrante del fenomeno dei cerchi nel grano.
Come ogni tipo d’interpretazione simbolica, i cerchi nel grano significano cose diverse per persone diverse, sebbene alcuni abbiano mostrato un linguaggio matematico e un codice informatico, che non lasciano quasi spazio alla speculazione.
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Un’interpretazione del messaggio di Chibolton (2001)
Questo messaggio potrebbe essere facilmente decodificato quando è stato notato che il cerchio nel grano somigliava molto alla rappresentazione visiva del messaggio inviato da un team di ricercatori astronomici nel 1974 a stelle lontane, come parte di un programma di ricerca sull’esistenza di altre intelligenze nell’universo. Questo programma americano del SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligences, ovvero ricerca d’intelligenze extraterrestri), diretto da Carl Sagan, aveva inviato un messaggio codificato sotto forma di onde elettromagnetiche con il telescopio di Arecibo (Porto Rico).
I messaggi di Arecibo e Chibolton vengono letti dall’alto verso il basso.
Nella riga superiore sono indicati i numeri da 1 a 10, espressi in codice binario. Questa riga è identica in entrambi i messaggi.
Di seguito sono riportati, nel messaggio di Arecibo, i numeri atomici dei principali elementi che compongono il DNA del corpo umano, ovvero idrogeno, ossigeno, carbonio, azoto e fosforo. Una prima differenza appare nella risposta di Chibolton: è stato aggiunto l’elemento Silicio, nel senso che l’autore di questa risposta ha anche il silicio nel suo DNA, oltre agli stessi elementi che abbiamo noi.
Di seguito sono riportate quattro righe delle formule chimiche dei nucleotidi che costituiscono la base del DNA umano. Le stesse formule molecolari compaiono nel messaggio di risposta, il che dimostra che la costituzione fisica dei loro autori è davvero molto simile a quella degli esseri umani.
Di seguito troviamo uno schema semplificato della molecola di DNA, con il numero di nucleotidi di base che la costituiscono. Nella risposta, possiamo facilmente vedere che la molecola corrispondente negli autori della risposta è più complessa.
Poi sotto e al centro, la rappresentazione della sagoma di un essere umano con, a destra, l’altezza media (1,74 m) e, a sinistra, la popolazione mondiale nel 1974 (4,29 miliardi). Nel messaggio di risposta, scopriamo la sagoma di un essere rappresentato con una testa grande, di piccola taglia (1,01 m), la popolazione corrispondente è di 21,3 miliardi.
Di seguito abbiamo, nel messaggio di Arecibo, una rappresentazione del sistema solare con il sole (a destra) e i suoi nove pianeti. Il terzo pianeta (dal sole) è spostato per indicare che gli esseri umani che hanno scritto il messaggio abitano questo pianeta: la Terra. I seguenti quattro pianeti, che sono pianeti giganti, sono mostrati con dimensioni maggiori.
Nel messaggio di risposta di Chibolton abbiamo anche una stella e i suoi nove pianeti, che danno quindi informazioni sul sistema stellare occupato dagli autori del messaggio. Siamo di fronte alla coincidenza che questo sistema stellare abbia lo stesso numero di pianeti del nostro sistema solare?
Un ipotesi di lavoro stravagante sul messaggio di Arecibo
Propongo l’ipotesi di lavoro, anche se può sembrare stravagante, che i due sistemi possano benissimo coincidere. In questa ipotesi l’autore sarebbe quindi presente sui pianeti spostati: numero tre (Terra), quattro (Marte) e cinque (Giove). Ma questo quinto pianeta non è rappresentato semplicemente come nel messaggio iniziale di Arecibo. Abbiamo qui un insieme di quattro “punti”, che ricordano i quattro satelliti di Giove. Accade però che il pianeta Giove sia un pianeta gassoso, quindi inadatto alla vita materiale, ma che abbia quattro satelliti principali di natura tellurica (che Galileo aveva osservato per primo con il suo telescopio). In realtà ne ha un gran numero di altri, ma sono di dimensioni più piccole. Questa rappresentazione di quelli che potrebbero essere i quattro principali satelliti di Giove tende a dare un certo peso all’ipotesi precedente.
Infine in calce al messaggio di Arecibo troviamo una rappresentazione schematica del telescopio che è stato utilizzato per l’emissione (vediamo al centro la sorgente del segnale, questa riflessa simmetricamente dallo specchio verso il basso), con le sue caratteristiche geometriche.
E voi cosa ne pensate dei cerchi nel grano? Sono tutti creati dall’uomo per motivi che andrebbero approfonditi, oppure c’è dietro qualcosa di ben più misterioso?