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La scienza del Kriya Yoga

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Il Kriya è una scienza antica. Lahiri Mahasaya l’ha ricevuto dal suo grande guru, Babaji, che ha riscoperto e chiarito la tecnica dopo che era andata perduta nel Medioevo. Babaji lo ribattezzò, semplicemente, Kriya Yoga.

Non è la prima volta che parliamo del Kriya Yoga, e in questo articolo troverete vari rimandi, oggi però vogliamo approfondirne alcuni aspetti e cercare di capire perchè funziona e cosa aspettarsi dall’utilizzo di questa pratica. Per “conoscere” questa pratica basterà leggere queste poche righe, ma per “comprenderla” vi consigliamo fortemente di vedere tutti i video consigliati e anche gli articoli correlati.

Cos’è il Kriya Yoga

l Kriya Yoga è un metodo psicofisiologico semplice mediante il quale il sangue umano viene decarbonato e ricaricato di ossigeno. Gli atomi di questo ossigeno extra vengono trasmutati in corrente vitale per ringiovanire il cervello e i centri spinali. Fermando l’accumulo di sangue venoso, lo yogi è in grado di ridurre o prevenire il decadimento dei tessuti.

Lo yogi avanzato trasmuta le sue cellule in energia. Elia, Gesù, Kabir e altri profeti in passato erano maestri nell’uso del Kriya o di una tecnica simile, mediante la quale facevano materializzare e smaterializzare i loro corpi a piacimento.

“Il Kriya Yoga che sto dando al mondo attraverso di te in questo diciannovesimo secolo”, disse Babaji a Lahiri Mahasaya, “è un risveglio della stessa scienza che Krishna diede millenni fa ad Arjuna; e che fu poi conosciuta da Patanjali e Cristo, e da san Giovanni, san Paolo e altri discepoli».

TRASMISSIONE DEL KRIYA YOGA

Il Kriya Yoga spiegato nel libro Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda

Il Kriya Yoga è citato due volte da Sri Krishna, il più grande profeta dell’India, nella Bhagavad-Gita. Una strofa recita: “Offrendo l’inspirazione nell’espirazione e offrendo l’espirazione nell’inspirazione, lo yogi neutralizza entrambi i respiri; così libera il prana dal cuore e porta la forza vitale sotto il suo controllo.” —La Bhagavad Gita IV:29
L’interpretazione è: “Lo yogi arresta il decadimento nel corpo assicurando un’ulteriore scorta di prana (forza vitale) calmando l’azione dei polmoni e del cuore; arresta anche le mutazioni della crescita nel corpo mediante il controllo di apana (corrente di eliminazione). Neutralizzando così il decadimento e la crescita, lo yogi impara il controllo della forza vitale.”
Un’altra strofa della Gita afferma: “Quell’esperto di meditazione ( muni ) diventa eternamente libero che, cercando la Meta Suprema, è in grado di ritrarsi dai fenomeni esterni fissando lo sguardo nel punto medio delle sopracciglia e neutralizzando le correnti uniformi di prana e apana [che scorrono ] nelle narici e nei polmoni; e per controllare la sua mente sensoriale e il suo intelletto; e per bandire il desiderio, la paura e la rabbia”. La Bhagavad Gita V:27-28
Evoluzione spirituale accelerata con il Kriya Yoga chakra ” Il Kriya Yoga è uno strumento attraverso il quale l’evoluzione umana può essere accelerata”, ha spiegato Sri Yukteswar ai suoi studenti. “Gli antichi yogi scoprirono che il segreto della coscienza cosmica è intimamente legato alla padronanza del respiro.
Questo è il contributo unico e immortale dell’India al tesoro mondiale della conoscenza. La forza vitale, che è normalmente assorbita nel mantenere l’azione del cuore, deve essere liberata per una maggiore attività con un metodo per calmare e calmare le incessanti richieste del respiro.”
Il Kriya Yogi dirige mentalmente la sua energia vitale per ruotare, verso l’alto e verso il basso, attorno ai sei centri spinali (plessi midollare, cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigeo), che corrispondono ai dodici segni astrali dello zodiaco, il simbolico Cosmico Uomo.

La meditazione Kriya Yoga e le meditazioni guidate come strumenti per aprire il terzo occhio.


Mezzo minuto di rivoluzione dell’energia attorno al midollo spinale sensibile dell’uomo effettua un sottile progresso nella sua evoluzione; quel mezzo minuto di Kriya equivale a un anno di naturale sviluppo spirituale. Mille Kriya praticati in otto ore e mezza danno allo yogi, in un giorno, l’equivalente di mille anni di evoluzione naturale: 365.000 anni di evoluzione in un anno. In tre anni, un Kriya Yogi può così ottenere, con un intelligente sforzo personale, lo stesso risultato che la Natura porta a compimento in un milione di anni.

La scorciatoia del Kriya , ovviamente, può essere presa solo da yogi profondamente sviluppati. Con la guida di un guru, questi yogi hanno preparato con cura il loro corpo e il loro cervello a resistere al potere generato dalla pratica intensiva. Il corpo dell’uomo medio è come una lampada da cinquanta watt, che non può ospitare il miliardo di watt di potenza suscitata da una pratica eccessiva del Kriya .
Attraverso l’aumento graduale e regolare dei metodi semplici e infallibili del Kriya , il corpo dell’uomo si trasforma astralmente giorno dopo giorno, ed è finalmente adattato per esprimere gli infiniti potenziali dell’energia cosmica, che costituisce la prima espressione materialmente attiva dello Spirito.

Ecco un video che spiega molto semplicemente cos’è il Kriya Yoga e come si pratica (attivate i sottotitoli in italiano)


Ed ecco una delle migliori, (se non forse la migliore) meditazione guidata di Kriya Yoga proposta da Giovanni Formisano – Potete trovare informazioni sulla sua professionalità a questo link.

Il nostro consiglio è… prendetevi venti minuti di tranquillità in un luogo appartato e privo di distrazioni, spegnete i cellulari, mettetevi le cuffie e seguite le sue indicazioni per rilassarvi a questa pratica…

poi però non dimenticate di raccontarci le vostre impressioni.
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