Un viaggio profondo e documentato alla ricerca dell’origine della vita sulla Terra.
E’ ormai scientificamente appurato che i “semi” della vita giungono dallo spazio veicolati da meteore e comete. Ci sono voluti decenni, ma più esattamente due millenni e 5 secoli, per accettare la teoria del greco Anassagora che già nel 496 a.C. asseriva che la vita venisse dalle stelle. Sua infatti la teoria della pluralità dei mondi, ossia l’universo è pervaso da forme caotiche di spore e semi che se ben allineate e indirizzate possono formare pianeti e stelle e la vita. Il tutto grazie al NOUS un qualcosa che presiede la costruzione dell’universo e il suo sviluppo.
Pensate che questo si diceva 2500 anni fa. Poi, però, giunse la grande censura delle religioni monoteiste che asseriscono ancora che l’uomo fu creato sulla Terra da un Dio supremo che manipolò un conglomerato di fango.
Questa “storia” ce la siamo portata avanti fino a qualche decennio fa, poi la scienza, in particolare l’astronomia e la genetica, con stretto rigore scientifico, ci ha dimostrato tutta
un’altra cosa e così la teoria della Panspermia Cosmica è stata riconsiderata. L’evento che riaprì la teoria di Anassagora fu la tremenda pandemia della febbre spagnola che solo nell’emisfero nord del pianeta causò in pochi anni più di 20 milioni di morti.
Tutto iniziò durante la prima guerra mondiale, negli anni 1918/20, dove alcuni scienziati ipotizzarono che i virus che causarono la grande pandemia della febbre spagnola fossero giunti dallo spazio a seguito di due passaggi cometari avvenuti precedentemente (1910).
Questo convincimento degli scienziati di allora fu possibile perché questa pandemia colpì persone che da tempo vivevano isolate sulle montagne dei Pirenei e della Alpi e, quindi, senza contatti con altri individui. Questa ipotesi, comunque, fu subito contestata da gran parte del mondo scientifico ancora fortemente dipendente del dogmatismo della chiesa cristiana.
Tuttavia la ricerca scientifica sul rapporto atmosfera terrestre e spazio profondo andò comunque avanti e nel 1960 la scienza ufficiale dichiarò la possibilità di interazione tra lo spazio e il nostro pianeta perché nel cosiddetto vuoto spaziale erano presenti Polimeri organici complessi.
Più tardi, verso la fine del 1970, la scienza affermava che la Glicina, l’aminoacido più semplice, è presente nelle nubi interstellari. E’ questa scoperta riaprì definitivamente la questione della Panspermia cosmica, infatti sappiamo che gli Aminoacidi sono i mattoni della vita perché unendosi formano le Proteine.
Nel 1974 lo scienziato Chandra Wickramasinghe, dell’Università gallese di Cardiff e allievo di Fred Hoyle, pubblicò uno studio in cui dimostrava scientificamente che la polvere dello spazio e in particolare quella delle comete sarebbe di origine organica. Tale teoria rivoluzionaria alla fine è stata accettata dal mondo scientifico.
Secondo lo scienziato molte forme d’influenza virale non nascono sul nostro pianeta, “ma
piovono dal cielo sotto forma di polvere che contiene spore di virus…”
A partire dagli anni’90 finalmente la scienza cominciò a rivedere con serietà metodologica quanto 2.500 anni fa asseriva il filosofo greco Anassagora. Furono così resi noti i pensieri e gli sperimenti del passato e in particolare fatti conoscere gli scritti del 1845 del medico, fisico e filosofo tedesco Hermann von Helmholtz che dicevano:
« Una volta che tutti i nostri tentativi di ottenere materia vivente da materia inanimata risultino vani, a me pare rientri in una procedura scientifica pienamente corretta il domandarsi se la vita abbia in realtà mai avuto un origine, se non sia vecchia quanto la materia stessa, e se le spore non possano essere state trasportate da un pianeta all’altro ed abbiano attecchito laddove abbiano trovato terreno fertile. »
Le scoperte sia in laboratorio che fuori hanno continuato a fornire elementi di riflessione, come il ritrovamento di un meteorite trovato tra i ghiacci dell’Antartide, secondo il quale per gli scienziati proveniva da Marte e che al suo interno conteneva fossili unicellulari. Un altro punto a vantaggio della teoria che la vita viene dallo spazio arrivò grazie a due sonde spaziali che hanno raggiunto due corpi astrali vaganti all’interno del nostro sistema solare.
La prima è stata la Sonda Rosetta dell’ESA che ha fatto atterrare nel 2014 il suo lander su 67/P Churyumov-Gerasimenko, nucleo di una cometa e l’ultima, ad agosto del 2019, una sonda giapponese sull’asteroide Ryugu. In tutti e due i casi dai primi esami dei dati inviati sulla Terra si sono rilevate forti presenze di molecole organiche.
Un’altra importante dimostrazione che la vita viene dallo spazio fu vissuta direttamente da Accademia Kronos, perché nata in casa nostra ed esattamente all’Università della Tuscia di Viterbo. Alcuni anni fa, infatti, in collaborazione con la NASA furono spediti nello spazio muschi ed alghe unicellulari in appositi alloggi per essere poi esposti all’esterno della stazione orbitante, per un periodo di 6 mesi.
Lo scopo era di valutare se questi muschi e queste alghe microscopiche potessero resistere ai raggi gamma, al vento solare e ai forti sbalzi di temperature siderali dai – 190 ai + 100° C. Al ritorno sulla Terra questi campioni, per grande meraviglia degli scienziati, avevano resistito e, dopo un po’, ripreso a svilupparsi.
Lo scienziato italiano che aveva gestito tutto l’esperimento è l’attuale prof. Silvano Onofri, fisico e biochimico tra i più esperti al mondo nello studio dei batteri estremofili. I risultati di questo esperimento furono presentati 8 anni fa a Viterbo in un convegno organizzato proprio da Accademia Kronos.
Bene a questo punto siamo ormai consapevoli che la vita non è sorta spontaneamente sul nostro pianeta, ma che è arrivata dallo spazio sotto forma di proteine o, forse, di batteri o, ancora, di esseri unicellulari più complessi. Elementi questi che trovando sulla Terra “terreno fertile” nei milioni e milioni di anni hanno creato la vita come oggi la conosciamo.
Quindi lasciamo da parte le “favole” della creazione e guardiamo invece con occhi liberi da bende dogmatiche la realtà che ci circonda. Dobbiamo quindi dire all’astronomia, alla genetica e ad altre scienze, grazie perché finalmente ci hanno consentito di uscire fuori dall’oscurantismo di 2000 anni e, liberi da ogni preconcetto, poter incamminarci verso la
strada della verità. Oggi questo lo possiamo affermare tranquillamente, sapendo che al tempo di Giordano Bruno saremmo finiti sul rogo.
NOTE DI APPROFONDIMENTO
Le proteine sono macromolecole, grandi molecole, costituite da catene di molecole più semplici, gli amminoacidi, unite tra loro attraverso un legame chimico, il legame peptidico. Gli amminoacidi sono 20, tutti diversi tra loro, ed è possibile ottenere un infinito numero di proteine a seconda del tipo, del numero e dell’ordine di sequenza con cui vengono legati i diversi amminoacidi. Il nostro organismo riesce a sintetizzare alcuni degli amminoacidi necessari per costruire le proteine, ma non è capace di costruirne altri, che vengono perciò definiti essenziali e devono essere introdotti con gli alimenti. In chimica gli amminoacidi sono molecole organiche che nella loro struttura recano sia il gruppo funzionale amminico
(delle ammine) (-NH2) sia quello carbossilico (degli acidi carbossilici) (-COOH).
Ennio La Malfa
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InfoBox Autore
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Scrittore (saggistica in attivo 19 pubblicazioni e oltre 100 servizi giornalistici scientifici) - Docente sulle tecniche e sui sistemi della Comunicazione presso l'università della Tuscia - Esperto in Climatologia e sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terresti e marini – Già presidente della Commissione sui Cambiamenti Climatici del Ministero delle Politiche Agricole – Già membro del CNA ( Consiglio Nazionale Ambiente) - Fondatore di Accademia KRONOS - Esploratore e studioso delle civiltà andine e delle isole polinesiane con particolare riferimento all'Isola di Rapa Nui (Pasqua) Studioso sul complesso processo dell'uomo, dalla sua origine ai giorni nostri, processo conosciuto come ominazione - Progettista di aree specifiche per il lancio del turismo responsabile. Progettista e realizzatore del primo corso completo nazionale (Scuola Radio Elettra) su Tecnico dell’Ambiente e del corso promosso dalla Regione Toscana Sull’imprenditorialità nelle aree protette.
Negli anni 1970/1982 ha partecipato al completamento di Auroville in India, sia come raccolta fondi in Italia e sia sul posto con svariate mansioni.
TITOLI ED ESPERIENZE
Formazione Universitaria: Economia e Commercio e altre specializzazioni universitarie in Climatologia, Etologia, PNL, Ominazione.
Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali - sociali . Conferimento del titolo del Presidente della Repubblica ad aprile del 2008.
Nei primi anni '90 Membro del Consiglio Nazionale dell'Ambiente presso il Ministero dell'Ambiente.
Presidente del Comitato Cambiamenti Climatici del Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali.
Già presidente di Accademia Kronos ( vedere: HYPERLINK "http://www.accademiakronos.it" www.accademiakronos.it ).
Docente di moduli universitari in Tecniche e Sistemi della comunicazione (Università della Tuscia) nell’Ambito del Corso di Laurea in Educatore e Divulgatore Ambientale.
Responsabile per 4 anni della campagna istituzionale Bosco Italia del Corpo Forestale dello Stato.
Direttore del premio internazionale "Un Bosco per Kyoto".
Uno dei coordinatori per 7 anni della campagna nazionale Vivere il Mare, abbinata alla trasmissione televisiva ”Linea Blu”.
Già Vicepresidente della F.E.E. Italia, organo che assegna le Bandiere Blu alle spiagge e ai mari più puliti.
Scrittore scientifico ( 11 libri, 31 dispense e 189 articoli). Ultimamente, tra il 2018 e 2020 ha pubblicato 12 dispense scientifiche sul clima, sul problema dei rifiuti, sulla plastica nei mari, sulle energie alternative, la distruzione delle foreste pluviali e le migrazioni dei popoli africani. Completata la pubblicazione “La Storia da Riscrivere”
Documentarista e collaboratore scientifico TG2Dossier – Rai.
Autore di una serie televisiva offerta a 45 TV private italiane: "SOS Ambiente"(2009) che nelle ultime puntate, in totale 13, ha superato in Italia il milione e mezzo di ascolti.
ESPERIENZE (alcune)
Ideatore negli anni ’80 con il giornalista Pasquale Balsamo, e i direttori dell’ACI De Santis e Cavaglià dell’attuale trasmissione RAI di Onda Verde - CISS VIAGGIARE INFORMATI (prima si chiamava “Buon Viaggio”);
Giornalista servizi esterni in A Come Agricoltura ( RAI anni 70/80);
Gestione di trasmissioni scientifiche e culturali negli anni 70 e 80 in diverse radio private;
Direttore ed organizzatore per 5 anni dell'operazione nazionale "Vivere il Mare" - Responsabile di eventi con le scuole superiori in 38 comuni italiani.
Negli anni 80 ideatore alla Fiera di Roma della mostra mercato "Natale Oggi". Direttore fino a metà del 1990 di 2 grandi workshop con esposizioni abbinate, sia alla Fiera di Roma che al Palazzo dei Congressi dell'Eur: "La tavola nel Mondo" e Viaggi e Vacanze".
Uno dei due fondatori negli anni 1980 di Bandiere Blu Italia. Inizialmente operazione promossa dall'Ue per premiare le spiagge più sane e vivibili d' Europa. Oggi Bandiere Blu non è più gestita dall'Ue ma da associazioni private. Sono uscito dall'organizzazione quando l'Ue non ha più riconosciuto questa iniziativa.
Esperto di turismo responsabile e di attivazioni di siti sconosciuti ai fini del turismo internazionale.
Incaricato dalla regione Toscana di organizzare e gestire un corso formativo post laurea su: “Imprenditoria nelle aree protette”.
Incaricato dal Governo della Costarica di progettare un nuovo turismo internazionale legato non più all'ambiente, ma all'archeologia.
Organizzazione di spedizioni scientifiche in America Latina e nel Pacifico;
Ricerche scientifiche in loco sull'origine del popolo dell'isola di Pasqua;
Spedizioni scientifiche nella foresta pluviale del Congo;
Realizzatore nel 1981 del primo villaggio ad energia eolica e fotovoltaica d’Italia, costruito lungo le sponde del lago di Vico (VT);
Progettista in Italia e in Brasile di aree naturalistiche protette.
Ideatore di trasmissioni radiotelevisive sui fenomeni misterici ed enigmatici;
Organizzatore e proprietario della mostra itinerante sulle civiltà scomparse, con reperti unici al mondo. Mostre organizzate a Genova, Bologna, Civitavecchia e Viterbo.
Organizzatore delle crociere scientifiche ed educative sul Global Change con navi della flotta Lauro.
Ideatore della campagna di sensibilizzazione ambientale “Io faccio la mia parte” diventata successivamente un premio internazionale che ogni anno si celebra al Campidoglio di Roma.
Attualmente responsabile del comitato scientifico di Ecoitaliasostenibile
Già responsabile della Rivista scientifica online “ AK Informa” che raggiunge circa 70.000 utenti.
Ronciglione 07.02. 2022
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