Questa volta parliamo della Luna, si proprio del nostro satellite, sul quale se ne sono dette di tutti i colori, non ultima l’ipotesi, ormai accettata in parte dal mondo accademico, che la Luna sia nata dalla stessa Terra.
Ma a questa ipotesi, finalmente, molti astrofisici e astronomi cominciano a ricredersi e a rivedere la storia della nascita del nostro satellite. Ed è proprio su questo che intendiamo parlarne.
La scienza ufficiale ci dice che ad un certo punto, parliamo di almeno 4 miliardi di anni fa, un pianeta delle dimensioni dell’attuale Marte si scontrò con il nostro mondo.
Questo “invasore”, come nell’illustrazione, sarebbe stato inglobato dalla stessa Terra e dai detriti scaturiti da questa gigantesca collisione, secondo molti gli scienziati, sarebbe nata la Luna.
Ora le nostre riflessioni:
- Se il nostro pianeta oggi ha le dimensioni che conosciamo e queste grazie all’assorbimento di un altro pianeta, vuol dire che allora, prima del fatale scontro, le dimensioni della Terra erano più ridotte rispetto ad oggi. Quindi se ci fu un impatto avvenne tra due mondi di eguali o quasi dimensioni. Ergo, la fisica ci dice che in queste condizioni i due pianeti sarebbero finiti in milioni di frammenti e non in un unico nuovo corpo astrale, un po’ come si pensa sia accaduto all’origine del nostro sistema solare miliardi di anni fa tra due pianeti posti tra Giove e Marte, zona questa oggi conosciuta come la cintura degli asteroidi.
Quindi impossibile pensare che i due pianeti si siano “tranquillamente” fusi. - Altro aspetto che questi scienziati non considerano e che allora, sempre 4 miliardi di anni fa o poco più, la nostra Terra girava intorno a se stessa tra le 6 e le 8 ore e il suo asse non era stabile, ma si muoveva come una trottola. A questo punto, ci dice la stessa scienza, anche contraddicendosi, comparve la Luna che riequilibrò la rotazione terrestre portandola intorno alle 21/22 ore, stabilizzando anche il suo asse fino a spostarlo sul suo piano dell’ellittica di circa 24 gradi. Consentendo così la nascita delle stagioni (precessione degli equinozi).Ma se la Luna si fosse formata dai detriti dell’impatto dei due pianeti in milioni e milioni di anni, certamente non avrebbe modificato, se non in parte, la rapida rotazione terrestre, né influito nella sua inclinazione assiale.Più logico, invece, e di questo ne sono convinti oggi molti scienziati, che invece l’attrazione terrestre abbia catturato la Luna che transitava nei paraggi e, quindi, l’abbia imprigionata nella sua orbita fino a subirne i relativi effetti gravitazionali.
- Quindi la Luna non sarebbe nata dall’impatto di due pianeti, ma sarebbe stata catturata dalla nostra Terra e questo è dimostrato anche dal fatto che inizialmente questo satellite era più vicino a noi e poi, piano piano, ha cominciato ad allontanarsi. Oggi si calcola che ogni anno il nostro satellite si allontana dalla Terra di circa 4/5 cm. Tra qualche milione di anni la Luna ritornerà a vagare libera nel nostro sistema solare e la Terra a “girare” su se stessa come una trottola.
- Ultima nota è che le rocce prelevate dal nostro satellite dalle varie spedizioni lunari della NASA sono più antichi e in parte diversi dalle rocce terrestri, più simili a quelle che si trovano nei corpi astrali della cintura degli asteroidi. Quindi se la luna fosse nata dalla Terra le sue rocce sarebbero identiche a quelle del nostro pianeta, quindi..
C’è da dire, e questo lo riprenderemo in un altro articolo, che originariamente il nostro pianeta aveva un’orbita intorno al Sole diversa, lontana dalla cosiddetta zona abitabile, furono Giove e Saturno a causa della presenza di Urano (c’è chi dice che anche questo pianeta errante fu catturato dalla gravità del Sole) a mutare le loro orbite e a portare uno “sconquasso” orbitale generale su tutti gli altri pianeti del sistema solare, compresa la Terra che, finalmente, finì nella zona abitabile (è una zona che appartiene a tutti i sistemi solari, dove le temperature consentono all’acqua di non evaporare e di non gelare). In quello “sconquasso” generale anche la Luna può essere stata deviata dalla sua orbita per finire poi catturata alla forza attrattiva del nostro mondo.
Questa quindi è la posizione di Accademia Kronos che, come fu con la Panspermia cosmica, (ne parleremo in seguito) che noi sostenevamo già negli anni ’70 e che i vari “saccenti” dell’epoca ci accusavano di dire fandonie, oggi anche questa ipotesi sulla Luna potrebbe essere definitivamente confermata.
Morale della favola: La storia del nostro sistema solare e la stessa storia dell’uomo necessitano di essere riviste completamente. E questa è la sfida che ci attende in futuro e che riporteremo sul nostro notiziario ogni qualvolta troveremo appigli per far venire a galla la verità.
C’E’ VITA NELL’UNIVERSO?
“Tutto iniziò alcuni anni fa quando la NASA inviò in orbita alcuni campioni di muschi ed alghe unicellulari.
Si pensava allora che i raggi cosmici li avrebbero distrutti, ma non fu così: resistettero per oltre due settimane. Allora si pensò di ripetere l’esperimento e, cinque anni fa, partì verso lo spazio un shuttle con a bordo una serie di campioni di funghi criptoendolitici antartici e alcuni licheni.
Furono posizionati in una piattaforma studiata per l’esposizione nello spazio. Appena tornati sulla Terra furono presi in consegna dallo scienziato Silvano Onofri dell’Università della Tuscia. Alla fine dopo una serie di studi e analisi specifiche, a 5 anni dall’esperimento, il risultato fu che i campioni unicellulari esposti alle insidie dello spazio avevano resistito e, tornati sulla Terra, avevano ripreso il loro ritmo vitale.
Quindi si è dimostrato che “il seme della vita” può venire dallo spazio, trasmesso da comete o meteoriti.
Questo esperimento con l’ESA, la NASA e l’Università della Tuscia fu presentato da Accademia Kronos in un convegno pubblico a Viterbo. Alcune esperienze precedenti avevano permesso di verificare come alcuni esseri viventi (unicellulari) riescano a vivere in ambienti fino a pochi anni fa considerati assolutamente ostili alla vita. – “Molto spesso – ha dichiarato il prof. Silvano Onofri, – si pensa che gli esseri viventi più resistenti alle condizioni estreme siano i batteri, in realtà alcuni funghi hanno dimostrato di avere un
maggior grado di resistenza”. A questo punto l’antica teoria (panspermia-cosmica) che la vita sulla Terra sia arrivata dallo spazio e non sia nata per caso e per volontà di qualche divinità solo su questo pianeta, ormai sembra appurata.
La panspermia è una teoria scientifica che suggerisce che i semi della vita (in senso ovviamente figurato) siano sparsi per l’Universo, e che la vita sulla Terra sia iniziata con l’arrivo di questi semi, i quali, trovando condizioni positive, abbiano dato il via alla vita come noi oggi la conosciamo.
È implicito pensare che ciò possa accadere anche su molti altri pianeti. Per estensione, semi si potrebbero considerare anche semplici molecole organiche. La teoria ha le sue origini nelle idee di Anassagora, un filosofo greco, e si è rivitalizzata a partire dall’Ottocento con Lord Kelvin, con il fisico Hermann von Helmholtz e, nei primi decenni del Novecento, con il chimico e premio Nobel svedese Svante Arrhenius, mentre nell’ultimo quarto del XX secolo il testimone è passato agli astronomi Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe. Nel primo decennio del XXI secolo la teoria ha ricevuto alcune conferme sperimentali nel ritrovamento, da parte della sonda Stardust, di tracce di ammine e lunghe catene arboniose nei materiali raccolti dalla cometa Wild 2.
Grazie ai grandi telescopi orbitanti intorno alla Terra abbiamo appurato che ogni stella, non solo della nostra galassia, ma delle altre miliardi di galassie e di ammassi stellari è un sole con una coorte di pianeti.
Secondo i parametri biologici che conosciamo in ogni sistema solare esiste una fascia della vita (non troppo vicina e non troppo lontana dal Sole), ebbene una stella su cinque dovrebbe avere uno o due pianeti all’interno di questa fascia “abitabile”. Altro elemento necessario allo sviluppo della vita, oltre ad un’atmosfera respirabile, è l’acqua.
Qualcuno fino a poco fa pensava che anche questo elemento fosse una rarità apparsa solo sul nostro pianeta, invece l’acqua è presente ovunque. Si pensi che nella nebulosa di Orione, ogni giorno si crea tanta di quell’acqua equivalente a formare mille oceani terrestri.
Finalmente l’Homo Sapiens dovrà ridimensionarsi e non pensare più d’essere l’unica creatura intelligente dell’universo. Questa realtà non sarà certamente gradita a qualche religione monoteista, soprattutto a quella musulmana ed ebrea (i cristiani ultimamente se la sono cavata affermando che il buon Dio può aver creato la vita in altri pianeti, i quali potrebbero per loro fortuna non essere stati contaminati dal peccato originale e, pertanto, non aver conosciuto un “Cristo”). I musulmani e gli ebrei invece sono radicati ad un Dio tutto e solo per loro, un Dio terrestre. Per fortuna l’Universo è anche espressione di vita, sia essa a base carbonio o a base silicio, e questa vita potrebbe anche essere intelligente.
Pensate che colpo sarebbe per questi assertori del loro Dio unico, scoprire che esistono altri dei nello spazio. Sarebbe forse la fine di queste religioni o il loro forte ridimensionamento. E’ forse, per grazia “di Dio”, la fine delle guerre di religione.
Ennio La Malfa
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InfoBox Autore
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Scrittore (saggistica in attivo 19 pubblicazioni e oltre 100 servizi giornalistici scientifici) - Docente sulle tecniche e sui sistemi della Comunicazione presso l'università della Tuscia - Esperto in Climatologia e sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terresti e marini – Già presidente della Commissione sui Cambiamenti Climatici del Ministero delle Politiche Agricole – Già membro del CNA ( Consiglio Nazionale Ambiente) - Fondatore di Accademia KRONOS - Esploratore e studioso delle civiltà andine e delle isole polinesiane con particolare riferimento all'Isola di Rapa Nui (Pasqua) Studioso sul complesso processo dell'uomo, dalla sua origine ai giorni nostri, processo conosciuto come ominazione - Progettista di aree specifiche per il lancio del turismo responsabile. Progettista e realizzatore del primo corso completo nazionale (Scuola Radio Elettra) su Tecnico dell’Ambiente e del corso promosso dalla Regione Toscana Sull’imprenditorialità nelle aree protette.
Negli anni 1970/1982 ha partecipato al completamento di Auroville in India, sia come raccolta fondi in Italia e sia sul posto con svariate mansioni.
TITOLI ED ESPERIENZE
Formazione Universitaria: Economia e Commercio e altre specializzazioni universitarie in Climatologia, Etologia, PNL, Ominazione.
Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali - sociali . Conferimento del titolo del Presidente della Repubblica ad aprile del 2008.
Nei primi anni '90 Membro del Consiglio Nazionale dell'Ambiente presso il Ministero dell'Ambiente.
Presidente del Comitato Cambiamenti Climatici del Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali.
Già presidente di Accademia Kronos ( vedere: HYPERLINK "http://www.accademiakronos.it" www.accademiakronos.it ).
Docente di moduli universitari in Tecniche e Sistemi della comunicazione (Università della Tuscia) nell’Ambito del Corso di Laurea in Educatore e Divulgatore Ambientale.
Responsabile per 4 anni della campagna istituzionale Bosco Italia del Corpo Forestale dello Stato.
Direttore del premio internazionale "Un Bosco per Kyoto".
Uno dei coordinatori per 7 anni della campagna nazionale Vivere il Mare, abbinata alla trasmissione televisiva ”Linea Blu”.
Già Vicepresidente della F.E.E. Italia, organo che assegna le Bandiere Blu alle spiagge e ai mari più puliti.
Scrittore scientifico ( 11 libri, 31 dispense e 189 articoli). Ultimamente, tra il 2018 e 2020 ha pubblicato 12 dispense scientifiche sul clima, sul problema dei rifiuti, sulla plastica nei mari, sulle energie alternative, la distruzione delle foreste pluviali e le migrazioni dei popoli africani. Completata la pubblicazione “La Storia da Riscrivere”
Documentarista e collaboratore scientifico TG2Dossier – Rai.
Autore di una serie televisiva offerta a 45 TV private italiane: "SOS Ambiente"(2009) che nelle ultime puntate, in totale 13, ha superato in Italia il milione e mezzo di ascolti.
ESPERIENZE (alcune)
Ideatore negli anni ’80 con il giornalista Pasquale Balsamo, e i direttori dell’ACI De Santis e Cavaglià dell’attuale trasmissione RAI di Onda Verde - CISS VIAGGIARE INFORMATI (prima si chiamava “Buon Viaggio”);
Giornalista servizi esterni in A Come Agricoltura ( RAI anni 70/80);
Gestione di trasmissioni scientifiche e culturali negli anni 70 e 80 in diverse radio private;
Direttore ed organizzatore per 5 anni dell'operazione nazionale "Vivere il Mare" - Responsabile di eventi con le scuole superiori in 38 comuni italiani.
Negli anni 80 ideatore alla Fiera di Roma della mostra mercato "Natale Oggi". Direttore fino a metà del 1990 di 2 grandi workshop con esposizioni abbinate, sia alla Fiera di Roma che al Palazzo dei Congressi dell'Eur: "La tavola nel Mondo" e Viaggi e Vacanze".
Uno dei due fondatori negli anni 1980 di Bandiere Blu Italia. Inizialmente operazione promossa dall'Ue per premiare le spiagge più sane e vivibili d' Europa. Oggi Bandiere Blu non è più gestita dall'Ue ma da associazioni private. Sono uscito dall'organizzazione quando l'Ue non ha più riconosciuto questa iniziativa.
Esperto di turismo responsabile e di attivazioni di siti sconosciuti ai fini del turismo internazionale.
Incaricato dalla regione Toscana di organizzare e gestire un corso formativo post laurea su: “Imprenditoria nelle aree protette”.
Incaricato dal Governo della Costarica di progettare un nuovo turismo internazionale legato non più all'ambiente, ma all'archeologia.
Organizzazione di spedizioni scientifiche in America Latina e nel Pacifico;
Ricerche scientifiche in loco sull'origine del popolo dell'isola di Pasqua;
Spedizioni scientifiche nella foresta pluviale del Congo;
Realizzatore nel 1981 del primo villaggio ad energia eolica e fotovoltaica d’Italia, costruito lungo le sponde del lago di Vico (VT);
Progettista in Italia e in Brasile di aree naturalistiche protette.
Ideatore di trasmissioni radiotelevisive sui fenomeni misterici ed enigmatici;
Organizzatore e proprietario della mostra itinerante sulle civiltà scomparse, con reperti unici al mondo. Mostre organizzate a Genova, Bologna, Civitavecchia e Viterbo.
Organizzatore delle crociere scientifiche ed educative sul Global Change con navi della flotta Lauro.
Ideatore della campagna di sensibilizzazione ambientale “Io faccio la mia parte” diventata successivamente un premio internazionale che ogni anno si celebra al Campidoglio di Roma.
Attualmente responsabile del comitato scientifico di Ecoitaliasostenibile
Già responsabile della Rivista scientifica online “ AK Informa” che raggiunge circa 70.000 utenti.
Ronciglione 07.02. 2022
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