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Oggi proponiamo un nuovo format, un articolo suddiviso in due parti. Nella prima, in questo caso vi riproporremo la versione ufficiale e scientifica di un determinato argomento scritta in corsivo blu, e in altri punti della pagina con caratteri normali, la versione (o visione), di coloro che vengono definiti cospirazionisti, complottisti eccetera.

I testi in corsivo blu hanno come fonte come fonte “Focus” la nota rivista scientifica, nella seconda parte per lo più mostreremo un video del 1992 che… vero o falso che sia va un po’ in antitesi con la versione dei “soli” velivoli sperimentali.

A voi le conclusioni e diteci “liberamente” la vostra opinione!
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Oggi parliamo della Base Segreta Americana Area 51 

Basta pronunciarne il nome per evocare segreti, velivoli sospetti e cadaveri alieni tenuti nascosti. Tra tutti i luoghi misteriosi, l’Area 51 è forse quella più amata dai cospirazionisti, che vi hanno ambientato fantomatici ritrovamenti di extraterrestri e persino le “riprese” dello sbarco sulla Luna (le teorie del complotto non vengono mai da sole).

Stanley Kubrick dietro le quinte dell’allunaggio dell’Apollo 11?

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Ma come ha fatto questa porzione di deserto a circa 160 km da Las Vegas ad alimentare, nel tempo, così tante bufale? A che cosa è servita, davvero, e perché è tenuta così nascosta? Come spesso accade, la realtà è molto più affascinante delle leggende metropolitane.
 
Perché questa parte remota del Nevada di segreti ne nasconde, ma sono tutti, squisitamente terrestri… Ecco alcuni fatti interessanti sull’Area 51 e la sua storia.

L’esistenza dell’Area 51 è stata riconosciuta ufficialmente nel 2013, quando un documento redatto da due storici della CIA nel 1992 è stato declassificato. Il documento è il primo a nominare esplicitamente l’area (il cui nome in precedenza veniva sempre occultato con inchiostro nero) e a indicarla su una mappa. In esso si trova la conferma che in questo luogo furono portati avanti diversi programmi per testare aerei militari segreti, tra cui i velivoli-spia che sorvolarono l’Unione sovietica durante la Guerra Fredda.

A questo proposito si dovrebbe riflettere sul fatto che i “cospirazionisti/complottari” che parlavano dell’area 51 da molti anni prima che venisse ufficialmente resa nota probabilmente tanto “fuori di testa” non erano… Va anche precisato che gli organi ufficiali Americani che screditavano tali cospirazionisti hanno per svariati anni fortemente negato ufficialmente l’esistenza della struttura, per poi ammettere che esiste solo quando oramai era inevitabile.

Nel 1955, alcuni funzionari della CIA in cerca di un luogo in cui fare esperimenti su un nuovo tipo di velivolo militare invisibile ai radar (l’U-2) sorvolarono quella che sembrava una vecchia pista aerea abbandonata nei pressi del Groom Lake, il letto prosciugato di un antico lago salato. L’area, un vecchio poligono da tiro utilizzato per addestramenti durante la Seconda Guerra Mondiale, si trovava a 160 km da Las Vegas e confinava con il Nevada Test Site, un sito dove furono condotti oltre 700 tra i test atomici dell’Autorità per l’Energia Nucleare statunitense. Era talmente pericolosa e isolata che nessuno si sarebbe spinto fino a lì: perfetta per testare tecnologie militari segrete e addestrare i piloti.

Si certamente e magari non solo quello…

Perché è diventata il luogo preferito dai cospirazionisti?

Come se i test nucleari e i test di aerei-spia non fossero temi abbastanza spaventosi, l’Area 51 è passata alla storia come il simbolo della volontà dell’esercito degli Stati Uniti di tenere nascosta al mondo la verità sugli extraterrestri.
Nel luglio 1947, sulla prima pagina del Roswell Daily Record si riferiva di un presunto disco volante catturato sopra un ranch della regione di Roswell, e portato nell’Area 51 per uno studio ravvicinato. I militari USA dissero che il misterioso oggetto era in realtà un pallone meteorologico. Nel settembre 1994, un rapporto ufficiale svelò però la vera storia: non si trattava di un semplice pallone meteo, ma di un sistema di palloni d’alta quota top secret per individuare le onde sonore causate da test nucleari sovietici .

roswellQuindi dopo le consuete menzogne che vengono propinate alla gente comune, visto che non si placavano le acque si creò una storia apparentemente “più credibile”.

La vera associazione di questo luogo con gli alieni esplose, tuttavia, negli anni ’80, quando un uomo di nome Robert Lazar disse a un’emittente televisiva di Las Vegas di aver lavorato in un’area chiamata S-4 vicino all’Area 51, in cui si studiava la tecnologia dei dischi volanti caduti.
Le sue affermazioni suscitarono un polverone, ma si rivelarono false, come anche le esperienze del presunto ingegnere: a differenza di quanto affermato, non aveva studiato al MIT né alla Caltech, né aveva lavorato al Los Alamos National Laboratory.

Su Robert (Bob) Lazar potremmo scrivere una mezza dozzina di articoli e rimarrebbero comunque molte cose da dire. Sostenere che le sue dichiarazioni fossero “false” e liquidare così la questione è un insulto all’intelligenza dei lettori e un esempio di cattivo giornalismo.

Bob Lazar è stato intervistato centinaia di volte è il suo mettersi in mostra apertamente (dopo l’iniziale volontà di restare anonimo), gli ha salvato la vita. Lazar è una persona di grande cultura scientifica ed è stato semplicemente “cancellato” dal sistema per screditarlo… se non ha studiato e lavorato dove lui ha affermato non si spiegano le sue conoscenze scientifiche a prescindere dalle affermazioni che ha fatto sull’ Area 51.

Bob Lazar ha parlato, tra le altre cose, di un certo “elemento 115” un isotopo radioattivo più pesante di quelli conosciuti sulla terra che potrebbe essere stato parte funzionale del motore dell’astronave aliena da lui esaminata nell’area 51. Grande derisione pubblica fino a quando di recente l’elemento 115 è stato identificato e su wikipedia si legge:

L’Elemento 115 è anche, secondo le affermazioni di Bob Lazar, il combustibile principale della propulsione degli UFO. Bombardato con protoni, dovrebbe trasformarsi in Livermorio (elemento 116) per poi decadere subito dopo, emettendo antimateria che annichilendosi genererebbe una enorme quantità di energia elettrica che alimenterebbe i 3 motori anti-G dell’UFO. –> Vai alla pagina Wikipedia se vuoi approfondire.

Ma poi, dico… se un cialtrone di questa portata racconta queste assurde stupidaggini perchè l’FBI ha fatto irruzione nella sua casa decine di volte nel corso degli anni? Mah!

In ogni caso se avete Netflix vi consiglio di guardare il documentario: “Area 51 & Flying Saucer” che è stato pubblicato nel 2018 e dura 96 minuti.

Se non avete Netflix potreste accontentarvi di questo video tratto da una trasmissione televisiva statunitense (attivate i sottotitoli in italiano per non perdervi niente).

Se l’Area 51 è stata più volte associata agli UFO, è soprattutto per via del programma militare sugli aerei U-2 iniziato in questo luogo nel 1955. Questi velivoli – impiegati dagli USA in missioni di ricognizione durante la Guerra Fredda – erano invisibili ai radar e capaci di volare così in alto da essere irraggiungibili dalla contraerea: potevano raggiungere i 18 mila metri di altitudine, una quota più alta di quella di qualunque altro aereo. All’epoca, gli aerei di linea arrivavano a 6 km di quota: nessuno pensava che si potesse volare tanto in alto.
Inoltre gli U-2 apparivano “luccicanti” per un curioso effetto ottico. Alla quota a cui volavano, il Sole non era ancora tramontato: risultavano quindi illuminati, mentre i piloti che viaggiavano a quote inferiori si trovavano già al buio.
Molti dei presunti avvistamenti di UFO erano noti agli ufficiali dell’Air Force come test di U-2, ma alimentare le superstizioni era spesso più facile che svelare questioni militari strettamente confidenziali.

L’area è utilizzata ancora oggi per addestrare i piloti a scenari di combattimento, per sviluppare nuove tecnologie aree e droni da ricognizione. Le immagini di Google Earth mostrano piste di decollo ben mantenute e alcuni nuovi gruppi di edifici costruiti negli ultimi dieci anni.

Ma prima dell’ammissione ufficiale dell’esistenza dell’Area 51 Google Earth proponeva in quel punto foto manipolate per nascondere le strutture e dopo che furono scoperte le contraffazioni si limitarono ad offuscare le aree oggi apparentemente rese tutte visibili anche perchè come tutti sanno la base è per lo più sotterranea e si vedono alcuni degli ingressi più importanti a sud.

L’Area 51 è sulle mappe, ma anche solo avvicinarvisi è un’impresa. Proprio per i test di velivoli spia, il suo perimetro è strettamente sorvegliato da guardie armate in tenuta mimetica, che sono anche tra le prime vittime di tanta segretezza. Negli ultimi anni questi militari si sono battuti per avere indennizzi per i problemi respiratori causati dai rivestimenti tossici usati per schermare i caccia dai radar.

Chi tentasse di oltrepassare le recinzioni dell’Area 51 rischierebbe 1.000 dollari (850 euro) di multa o sei mesi di prigione (o entrambi, come chiariscono alcuni minacciosi cartelli attorno alla base).

Certo è che su questa vasta e occultata zona del Nevada in America si è discusso parecchio, in rete si trovano centinaia di filmati amatoriali e non di gente che negli anni si è appostata sulle lontanissime alture fuori dall’area e hanno visto strane luci e strani velivoli fare manovre talvolta improbabili.

Naturalmente la sperimentazione di velivoli segreti ci sarà stata in quest’area, magari frutto di retroingegneria grazie all’aiuto di persone come Bob Lazar ma c’è chi negli anni ha trovato anche anomalie nelle riprese satellitari come questa vecchia immagine di Google Earth dove si vede una strana anomalia e non si sa se è qualche “velivolo sperimentale” o un pessimo risultato di una manipolazione fotografica.


Maper finire in bellezza vi proponiamo un video del 1992 più volte apparso in rete, poi scomparso per riapparire di nuovo ed ora classificato come bufala senza tante spiegazioni da chi non si sente di affermare che il velivolo ripreso e trasportato in un angar dell’area 51 fosse anch’esso un velivolo sperimentale di proporzioni considerevoli direi…

 

Voi che ne pensate? Contraffazione video?, Velivolo sperimentale? Altro?

InfoBox Autore

Carla
Carla
Sono specializzata in content marketing, chief content officer e social media strategy, insomma tanti bei paroloni per dire che mi occupo di comunicazione aziendale. Mi piace scrivere, sono curiosa per natura e mi piacerebbe creare delle amichevoli discussioni sugli argomenti trattati.

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