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Memoria Cellulare: Un Viaggio nel Mondo delle Cellule e delle Emozioni

memoria cellulare
Tempo stimato di lettura: 6 minuti

La memoria cellulare è un concetto affascinante che si colloca all’intersezione tra biologia, psicologia e spiritualità. Ma di cosa si tratta esattamente? In parole semplici, la teoria della memoria cellulare suggerisce che le cellule del nostro corpo, non solo quindi il cervello, possano conservare e trasmettere ricordi, emozioni e esperienze. Questo implica che il nostro corpo, in ogni sua parte, potrebbe possedere una sorta di “memoria” che va oltre quella tradizionalmente associata alla mente.

Iniziamo con il dire che la “memoria cellulare” è una teoria, ma esistono studi scientifici che hanno dimostrato la presenza di neuroni nel cuore. Si, gli stessi neuroni che nl nostro cervello ci permettono di pensare e di avere emozioni!

Questa scoperta ha portato a un approfondimento del concetto di “intelligenza del cuore” e ha aperto nuove prospettive sulla relazione tra il cervello e il cuore. Questa scoperta ha cambiato il modo in cui vediamo il cuore, non più solo come una semplice pompa, ma come un organo con una propria “intelligenza”. Tuttavia, è importante notare che mentre la presenza di neuroni nel cuore è scientificamente dimostrata, le implicazioni psicologiche e spirituali di questa scoperta sono ancora oggetto di dibattito e di ulteriori ricerche.

Scoperta dei Neuroni nel Cuore

Il cuore umano contiene circa 40.000 neuroni, noti anche come neuroni sensoriali intrinseci. Questi neuroni non sono come quelli del cervello, ma svolgono funzioni simili in termini di ricezione, elaborazione e trasmissione di informazioni. Il cuore possiede un proprio sistema nervoso intrinseco, spesso chiamato “cervello del cuore” o sistema nervoso intrinseco del cuore (ICN – Intrinsic Cardiac Nervous System), che permette al cuore di operare autonomamente dal cervello.

Fonti e Approfondimenti:

  • Armour, J. Andrew, et al. “Neurocardiology: Anatomical and Functional Principles.” (1994).
  • McCraty, Rollin, et al. “The Coherent Heart: Heart-Brain Interactions, Psychophysiological Coherence, and the Emergence of System-Wide Order.” HeartMath Institute, (2006).
  • Ardell, Jeffrey L. “Cardiac Autonomic Neural Remodeling and Chronic Heart Failure.” Current Heart Failure Reports, (2011).

Cosa è la Memoria Cellulare?

La teoria della memoria cellulare nasce dall’idea che ogni cellula del corpo umano contenga una memoria, capace di registrare esperienze passate, traumi e persino emozioni positive. Questa memoria non sarebbe limitata al cervello, ma si estenderebbe a tutti i tessuti e organi del corpo. In pratica, le esperienze vissute da una persona potrebbero essere “immagazzinate” nelle cellule del corpo e influenzare la loro funzione.

Uno degli esempi più noti di questa teoria riguarda i trapianti di organi. Alcuni pazienti trapiantati hanno riferito di aver sviluppato nuove preferenze alimentari, gusti musicali o addirittura ricordi che sembrano appartenere al donatore dell’organo. Questo fenomeno è stato riportato in numerosi casi, portando alcuni a credere che le cellule del donatore possano aver “trasferito” parte della loro memoria al ricevente.

La presenza di neuroni nel cuore e la teoria della memoria cellulare sono due concetti che, sebbene distinti, potrebbero quindi avere delle correlazioni intriganti, soprattutto nel contesto di una visione olistica del corpo umano. Esploriamo alcune possibili correlazioni tra questi due argomenti.

Il Cuore come Centro di Memoria Emotiva

La scoperta dei neuroni nel cuore, come dato certo, suggerisce che il cuore non è semplicemente un organo meccanico, ma che possiede capacità di elaborazione e trasmissione di informazioni. Questo “cervello del cuore” potrebbe teoricamente essere in grado di immagazzinare non solo informazioni fisiologiche, ma anche memorie emotive.

Se consideriamo la teoria della memoria cellulare, che propone che le cellule del corpo, inclusi gli organi, possano conservare ricordi o esperienze, allora il cuore potrebbe essere visto come un possibile centro di memoria emotiva. In altre parole, i neuroni presenti nel cuore potrebbero, secondo questa ipotesi, giocare un ruolo nel registrare e trasmettere esperienze emotive vissute da una persona.

E se questo concetto fosse espandibile a tutto il nostro corpo?

Mettiamo quindi da parte il cuore e i dati scientifici per non perderci in argomenti troppo complessi, ma se la teoria della memoria cellulare fosse quindi scientificamente provata, potrebbe aprire la strada a una comprensione radicalmente nuova del corpo umano.

La Scienza della Psiconeuroimmunologia

La psiconeuroimmunologia è il campo di studio che esplora come le emozioni e lo stato mentale possano influenzare la salute fisica. Se i neuroni nel cuore (solo per rimanere su dati certi), sono coinvolti nell’elaborazione di emozioni e se queste emozioni possono influenzare la salute del corpo a livello cellulare, allora potrebbe esistere una connessione tra la memoria cellulare e il funzionamento del cuore. In questo contesto, la memoria cellulare potrebbe riflettere non solo eventi fisici, ma anche stati emotivi che influenzano la salute globale dell’individuo.

Per coloro che di tanto in tanto ci dicono di postare qualche riferimento scientifico per avvalorare i nostri testi, spendiamo qualche rigo qui sotto per alcuni riferimenti che i più curiosi potranno approfondire.

Ricercatori Chiave e Studi Importanti

  1. Candace Pert: Uno dei pionieri della psiconeuroimmunologia, Candace Pert ha scoperto i recettori per gli oppioidi nel cervello negli anni ’70, un passo fondamentale che ha contribuito a dimostrare come il corpo e la mente siano profondamente interconnessi. Nel suo libro Molecules of Emotion, Pert esplora come le emozioni possono influenzare il corpo a livello cellulare e come i neuropeptidi (molecole che trasmettono informazioni tra le cellule) possano agire come messaggeri tra la mente e il corpo.
  2. Bruce McEwen: Bruce McEwen è noto per i suoi studi sullo stress e su come questo influenzi il cervello e il corpo. La sua ricerca ha dimostrato che lo stress cronico può alterare la neuroplasticità e il sistema immunitario, aumentando il rischio di malattie. McEwen ha proposto il concetto di “allostatic load” (carico allostatico), che si riferisce al costo biologico dell’adattamento a stress prolungato. Questo lavoro è fondamentale per comprendere come lo stress e le emozioni negative possano influenzare la salute a lungo termine.
  3. Herbert Benson: Medico e ricercatore, Herbert Benson è famoso per i suoi studi sulla “Risposta di Rilassamento”, una tecnica che riduce lo stress psicologico e fisiologico attraverso la meditazione e altre pratiche mentali. I suoi lavori hanno dimostrato come le pratiche che inducono uno stato di rilassamento possano influenzare positivamente il sistema immunitario, riducendo l’infiammazione e migliorando la risposta del corpo alle malattie.
  4. HeartMath Institute: L’HeartMath Institute ha condotto ricerche sulla coerenza cardiaca e su come il cuore, attraverso i suoi neuroni, possa influenzare la mente e il corpo. La coerenza cardiaca è uno stato in cui il cuore e la mente sono in armonia, migliorando la salute emotiva e fisica. Gli studi condotti dall’istituto suggeriscono che pratiche come la respirazione consapevole e la focalizzazione su emozioni positive possono aumentare la coerenza cardiaca, migliorando di conseguenza la funzione immunitaria e riducendo lo stress.

Ma stavamo parlando di memoria cellulare giusto?

Correlazioni con la Memoria Cellulare

Se accettiamo l’idea che le cellule del corpo possano conservare memorie delle esperienze passate, come suggerisce la teoria della memoria cellulare, allora la psiconeuroimmunologia potrebbe offrire una base scientifica per comprendere come queste memorie influenzino la salute. Gli stati emotivi negativi potrebbero “imprimersi” nelle cellule, influenzando il sistema immunitario e predisponendo l’individuo a malattie.

Ricercatori e Studi sulla Memoria Cellulare

La memoria cellulare è un campo di studio relativamente nuovo e ancora poco esplorato. Tuttavia, alcuni ricercatori hanno iniziato a indagare su questo fenomeno. Un pioniere in questo ambito è il neurobiologo Candace Pert, la quale ha proposto che i neuropeptidi, presenti in tutto il corpo, potrebbero agire come “molecole dell’emozione”, portando con sé ricordi ed emozioni e non limitandosi al solo sistema nervoso centrale.

Altri studi hanno esplorato il fenomeno dei trapianti, come quello condotto dal dottor Paul Pearsall, che ha raccolto una serie di casi in cui i riceventi di trapianti hanno riportato esperienze che sembravano appartenere ai loro donatori. Sebbene i risultati di questi studi siano aneddotici e non scientificamente provati, hanno contribuito ad alimentare l’interesse per la teoria della memoria cellulare.

Una Teoria Controversa

Nonostante l’interesse crescente, la teoria della memoria cellulare rimane altamente controversa. La comunità scientifica mainstream è scettica e, al momento, non esistono prove concrete o replicabili che supportino l’esistenza della memoria cellulare come intesa in questa teoria. Molti dei fenomeni riportati, come i cambiamenti post-trapianto, potrebbero avere spiegazioni alternative, come l’influenza psicologica o l’effetto placebo.

La scienza moderna riconosce che le cellule del corpo hanno una memoria biologica, nel senso che possono “ricordare” stati precedenti come infiammazioni o esposizioni a sostanze chimiche, ma questa memoria non sembra avere nulla a che fare con i ricordi emotivi o esperienziali. Fino a quando non emergeranno ulteriori ricerche e dati più robusti, la memoria cellulare resterà comunque una teoria affascinante.


Fonti e Approfondimenti:


 

Nel nostro prossimo articolo esploreremo in profondità il concetto di memoria cellulare e le sue applicazioni nelle ricerche di due figure chiave del panorama olistico e psicoenergetico: Corrado Malanga già protagonista di molti nostri articoli, e Giuseppe Mangini.

Scopriremo come queste memorie non solo possano influenzare la nostra salute fisica e mentale, ma anche come i ricercatori utilizzino tecniche innovative per liberare gli individui da influenze negative radicate nel corpo e nella mente.

Se avete richieste, esperienze o conoscenze da condividere siete invitati a farlo.
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Preparatevi a un viaggio affascinante tra teoria e pratica, che vi offrirà nuove prospettive sul potere nascosto nelle cellule del nostro corpo. Non perdetevi questo approfondimento che arriverà presto sul nostro blog!

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